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Negli ultimi giorni, diversi organi di stampa hanno riportato notizie relative a presunte o/e accertate “truffe dell’oro”, accostando in modo spesso generico e impreciso le vicende giudiziarie in corso al mondo dell’oro fisico da investimento. Si tratta di fatti di cronaca certamente rilevante, che meritano attenzione e approfondimento. Tuttavia, quando la narrazione diventa superficiale, sensazionalistica o imprecisa, si rischia di danneggiare non solo i risparmiatori, ma anche le aziende e i professionisti seri che da anni operano nel settore con trasparenza, rigore e rispetto delle normative. In un contesto economico già segnato da incertezza e diffidenza, le parole contano. E quando le parole finiscono sulle prime pagine, possono costruire o distruggere reputazioni. Per questo, parlare di oro significa anche assumersi una responsabilità comunicativa, perché si tocca un tema delicato: quello del risparmio e della fiducia.
OROFISICO-CONSULENZE
Informare non significa generalizzare
Il giornalismo ha un ruolo fondamentale: informare per far comprendere, non semplicemente per stupire o creare scalpore.
In questi giorni, alcuni articoli hanno parlato di “aziende che vendevano oro fisico” senza chiarire che esiste una differenza profonda tra chi vende oro da investimento in modo regolamentato e chi usa l’oro come pretesto per schemi truffaldini.
La fretta di pubblicare, la ricerca del titolo accattivante o la mancanza di approfondimento finiscono per produrre un effetto opposto a quello desiderato: invece di chiarire, si alimenta confusione.
E la confusione, in un settore come quello dell’oro, può trasformarsi in sospetto ingiusto verso chi opera correttamente.
Un’informazione completa dovrebbe spiegare come riconoscere gli operatori affidabili, indicare quali norme regolano la vendita di oro fisico, e descrivere in modo chiaro le tutele a disposizione del consumatore.
Non basta citare cifre e processi: serve contesto, competenza e soprattutto responsabilità professionale.
L’oro si conferma quindi bene rifugio per eccellenza:
Oro fisico: un bene reale, regolamentato e trasparente
L’oro da investimento — lingotti e monete con titolo pari o superiore a 995 millesimi — è disciplinato in Italia dalla **Legge n. 7 del 17 gennaio 2000**, che stabilisce regole chiare sulla sua compravendita, tracciabilità e fiscalità.
Non si tratta di uno strumento speculativo né di un prodotto finanziario, ma di **un bene reale**, tangibile, riconosciuto a livello internazionale come forma di riserva di valore.
I consulenti e gli operatori che operano in questo ambito sono soggetti a **obblighi precisi** in materia di antiriciclaggio, identificazione della clientela, certificazione dei fornitori e trasparenza contrattuale.
Si tratta, in altre parole, di un comparto fortemente regolamentato, dove la serietà e la conformità alle norme non sono un optional, ma un prerequisito imprescindibile.
Confondere questo tipo di attività con gli schemi fraudolenti di chi promette guadagni elevati e “rendimenti garantiti” è **una distorsione grave**, che penalizza la credibilità del settore e disorienta il risparmiatore.
La Responsabilità è la TUA !!
La Prima regola del “Trader”
NON PERDERE DENARO
Informati, Ricerca, Ispeziona e Investiga
Quando si decide di investire il proprio patrimonio o una sua parte, sarebbe opprtuno e quasi “obbligatorio” informarsi e prendere tutte le precauzion inecessarie per far si che i nostri risparmi non svaniscano nelle mani di un abile “prestidigitatore”.
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Presenza Online, e "Social Engineering"
Un´azienda che vuole vendere uno strumento finanziario e che ha le basi di tutto quello che è il “mercato” non prometterà MAI profitti garantiti, tantomento profitti del 300%.
Il cliente che ha quantomeno la presunzione di un briciolo di intelligenza, nel anno del signore 2025, dovrebbe e ripeto …. dovrebbe essere in grado di valutare idipendentemente il valore di una proposta che arriva da un azienda il quale sito (o .. siti) non ha un numero di telefono, non ha link esterni, associazioni, fotografie, indirizzi o qualsiasi altra indicazione di “identità”.
Una delle tecniche fondamentali nell´ingaggiare una truffa è basata sulla cosidetta “ingegneria sociale” … Fondamentalemente “il truffatore” studia il modo migliore per fare Leva sulle debolezze e le barriere Comunicative, Psicologiche e cognitive di un “gruppo di individui”, ne trae e definisce un “profilo” e comincia sistematicamente a esploitare quello che sono le “falle” o “debolezze” della oramai, preda.
La preda inconsapevole cade nella trappola comunicativa e “ciecamente” si fida di qualsiasi istruzione finendo per perdere la visione obbiettiva sulla REALTÀ.
Qualcuno dei “Truffati” ha per CASO MAI CERCATO il nome dell´azienda che ha truffato 89 milioni di euro in un anno (ripetuto a nausea dalla “Stampa Ufficiale”) ed ha visitato il suo sito ufficiale PRIMA di investire cifre CONSIDEREVOLI ??? O semplicemente era alla ricerca di un PROFITTO VELOCE ? … Chiediamo per un amico…
La responsabilità dell’informazione
La comunicazione economica e finanziaria DOVREBBE avere un obiettivo chiaro: aiutare le persone a capire.
Quando invece diventa imprecisa o sensazionalistica, finisce per amplificare la paura, anziché favorire la consapevolezza.
Oggi più che mai servono giornalisti capaci di distinguere, di approfondire e di verificare, perché il loro lavoro non incide solo sulla percezione del pubblico, ma anche sulla reputazione di centinaia di imprese che operano ogni giorno nel pieno rispetto delle leggi.
La libertà di stampa è un valore fondamentale, ma altrettanto fondamentale è la responsabilità dell’informazione.
Un titolo frettoloso può generare sfiducia verso un intero comparto economico, compromettendo la credibilità di aziende che da anni investono in trasparenza, formazione e rapporti leali con la clientela.
Il Mercato delle ILLUSIONI
Un consulente serio non vende illusioni: offre strumenti di conoscenza e propone soluzioni coerenti con le esigenze del cliente.
Chi sceglie l’oro come forma di tutela deve sapere che il valore di questo bene non risiede nelle promesse, ma nella sua **solidità intrinseca e nella trasparenza del processo d’acquisto**.
La fiducia, in definitiva, è un percorso reciproco: nasce dalla correttezza di chi offre e dalla consapevolezza di chi sceglie.
Etica, competenza e trasparenza: i valori di un settore che merita rispetto
Dietro ogni operatore serio del settore dell’oro ci sono anni di formazione, di studio dei mercati, di aggiornamento sulle normative e di impegno nel costruire rapporti fiduciari con i clienti.
Sono professionisti che mettono al centro la tutela del risparmio e la protezione del valore reale, non la speculazione.
È per questo che leggere articoli imprecisi o generalisti non è solo fastidioso: è profondamente ingiusto verso chi, ogni giorno, lavora per dare al cliente certezze e strumenti di valutazione, non illusioni.
L’etica non è una parola astratta: è il principio che guida chi, in questo settore, ha scelto di lavorare alla luce del sole.
L’oro continuerà a essere, oggi come in passato, un simbolo di valore e di stabilità. Ma, come ogni forma di investimento, richiede informazione, consapevolezza e responsabilità personale.
Il primo passo per tutelarsi non è diffidare dell’intero settore, ma imparare a distinguere tra operatori improvvisati, truffatori e professionisti dedicati.
La cronaca giudiziaria deve fare il suo corso, ma non può trasformarsi in un giudizio sommario verso un intero comparto.
Serve un giornalismo che informi in modo serio, e investitori che scelgano in modo consapevole.
